Giorgio Gaber

Evasione

Giorgio Gaber


[Parlato] Sono stanco, non mi sento mai bene, tutte le mattine è sempre così, raccolgo la mia roba, piano, i soliti gesti… 

Le pieghe irregolari del colletto 
lasciano ombre disegnate e nitide 
la cravatta un po' sgualcita e logora 
trattiene a stento i suoi colori 
che si allargano, che si espandono 
dopo giorni, dopo mesi, dopo anni 
sempre gli stessi 
stanchi, inutili, fastidiosi 
stampati nella memoria 
non so neanche perché 
perché mi sento male. 

La bocca impastata e grigia 
non ho voglia di niente neanche di mangiare 
una mano si muove piano 
con gesto normale, abituale 
un bottone, un bottone si sta per staccare… 

Amore, un amore, forse 
amore, un amore, forse… 
qualcosa che mi faccia ritrovare 
qualcosa che mi faccia risentire come se… 
un amore come… 

Amore. l'amore, le mie parole 
come pesciolini rossi 
me le vedo intorno e poi piano piano 
in questa atmosfera di confusione 
c'è un'intenzione: 

Evasione, evasione, evasione, evasione, evasione, evasione, evasione! 

[Parlato] Scusa cara, scusa, non è che non ti voglio più bene, no, non è che sto male con te, ma vedi, è difficile spiegare, è come se avessi il bisogno di tornare… no più giovane, lo so è ridicolo, il bisogno di andarmene verso qualcosa, verso la vita insomma, poi magari sbaglio tutto, ma vedi ora con lei, con lei… 

Io sono rinato, io mi vesto in fretta 
corro verso il mare aperto 
io non ho più freddo, io mi sento vivo 
mi sento felice, io sono un bambino 
sono un altro uomo. 

Un uomo diverso che non sta mai male 
un bellissimo animale 
ho voglia di bere, ho voglia di mangiare 
non ho più problemi, non ho più paura 
sono innamorato 
innamorato del mondo, innamorato della vita, 
innamorato dell'amore, innamorato, innamorato… 

Scusa cara 
ci sono dei momenti 
vien voglia di andar via 
non sai che cosa vuoi. 

Vedi cara 
se adesso sono qui 
non è per rinunciare 
ma ho voglia di restare. 

Amore, il tuo amore, forse…