Giorgio Gaber

Il tempo quanto tempo

Giorgio Gaber


Il tempo, quanto tempo 
e dopo tanto tempo rincontrarti 
e i nostri cuori non so se smemorati o incerti 
e con addirittura la paura di non sapere 
come salutarti. 

Il tempo, quanto tempo 
e poi chissà da dove son passate 
in tutti questi anni le nostre vite 
chissà che facce abbiamo 
forse siamo due persone sconosciute. 

Eppure la luce del viso è sempre la stessa 
lo stesso sguardo tu così cambiata 
ma forse è solo qualche ruga nei tuoi occhi 
da animale in fuga. 

Ed io che non mi vedo e non so niente del mio viso 
di fronte a te sono confuso e un po' a disagio 
fa un po' male quella mia caricatura 
che il tempo mi prepara. 

Il tempo, quanto tempo 
e dopo tanto tempo non ci viene 
nemmeno una parola o un'emozione 
ci siamo un po' perduti come tutti 
non per cattiveria, ma per distrazione. 

Eppure la voce è la stessa così familiare 
la stessa donna tu così diversa 
che ora un po' lontana e assente 
mi saluta educatamente. 

Ed io, io mi domando cosa resta di un amore 
qualche rimpianto e un angolino di dolore 
ma fa male quella mia caricatura 
che il tempo mi prepara.