Ginevra Di Marco

Khorakhanè

Ginevra Di Marco


Il cuore rallenta la testa cammina 
In quel pozzo di piscio e cemento 
A quel campo strappato dal vento 
A forza di essere vento 

Porto il nome di tutti i battesimi 
Ogni nome il sigillo di un lasciapassare 
Per un guado una terra una nuvola un canto 
Un diamante nascosto nel pane 
Per un solo dolcissimo umore del sangue 
Per la stessa ragione del viaggio viaggiare 

Il cuore rallenta e la testa cammina 
In un buio di giostre in disuso 
Qualche rom si è fermato italiano 
Come un rame a imbrunire su un muro 

Saper leggere il libro del mondo 
Con parole cangianti e nessuna scrittura 
Nei sentieri costretti in un palmo di mano 
I segreti che fanno paura 
Finchè un uomo ti incontra e non si riconosce 
E ogni terra si accende e si arrende la pace 

I figli cadevano dal calendario 
Yugoslavia Polonia Ungheria 
I soldati prendevano tutti 
E tutti buttavano via 

E poi Mirka a S.Giorgio di maggio 
Tra le fiamme dei fiori a ridere e a bere 
E un sollievo di lacrime a invadere gli occhi 
E dagli occhi cadere 

Ora alzatevi spose bambine 
Che è venuto il tempo di andare 
Con le vene celesti dei polsi 
Anche oggi si va a caritare 

E se questo vuol dire rubare 
Questo filo di pane tra miseria e fortuna 
Allo specchio di questa kampina 
Ai miei occhi limpidi come un addio 
Lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca 
Il punto di vista di Dio