Trullala' Trullala' Trullala'. La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, con la calza appesa al collo, col carbone, col ferro e l'ottone. Sulla scopa per volare. Lei viene dal mare. Lei viene dal mare. E la neve scendera' sui deserti del Maragia', dall'Alaska al Canada'. E partire lei dovra' e cantando partira' da ciociara si vestira', con il sacco arrivera', la bufera vincera'. E cantando trullala', la Befana arrivera'. Trulalla' Trullala' Trullala'. Un bambino, grande come un topolino, si è infilato nel camino, per guardarla da vicino. Quando arriva la Befana senza denti salta, balla, beve il vino. Poi di nascosto s' allontana con la notte appiccicata alla sottana. E un vento caldo soffiera' sui deserti del Maragia', dall'Alaska al Canada'. Solo una stella brillera' e seguirla lei dovra', per volare verso il nord e la strada è lunga ma la bufera vincera'. E cantando Trullala', la Befana se ne va. E cantando Trullala' Truallalero Trullala' Trullala' Trullala' Trullala'