Franco Battiato

Memorie Di Giulia

Franco Battiato


Quel letto d'ottone 
in cui mi accoglievi giovinetto, 
il radiogrammofono che prendeva tutto, 
quando ti portavo in quel caffè 
"prego, fragole con panna" dicevo 
e superbo ti guardavo mentre l'altro 
mi ricambiava con disprezzo sogghignando 
verso te. E la tua foto che portai 
tanti anni addosso prima che un cassetto 
l'accogliesse e la sbiadisse, 
seppi della tua morte 
e rividi i tuoi boccoli 
e sul tuo viso la sorte. La mia memoria trae fuori i ricordi da un cappello 
senza che io sappia perché questo e non quello. 
Ho avuto delle gioie. 
Talvolta si dormiva tutti e tre 
io tua madre e te nello stesso letto 
ma che innocenza, che santa trinità 
era un gesto d'affetto e di rispetto. 
O memoria perché mi inganni, 
perché come se fossi vento mi butti 
questa polvere negli occhi, 
accarezzavo le tue ginocchia 
e il tuo semplice cuore era contento. 
Ho avuto delle gioie, si. 
Ti ricordo così, povera Giulia, gaia e ridente. 

Impaziente mi aspettava la vita, 
mentre il vento frizzante del mattino, 
si portava via ogni cosa. 
Avevo diciassette anni.