Francesco Camattini

Due Buone Ragioni

Francesco Camattini


Ci sono due buone ragioni 
per cui ti dovrei lasciare, 
ma tu dammene di altre 
se credi sia in errore; 
ci sono due buone ragioni 
per cui mi dovrai tradire 
le metto qua sul tavolo 
se le vorrai aprire, 
ma non dir che sei offesa 
che non le vuoi sapere 
ci sono due buone ragioni 
che tu non vuoi vedere, 
ci sono almeno due buone ragioni 
che tu, non mi vuoi dire. 

La prima è necessaria 
e serve a stabilire, 
se quando prendi il largo 
lo fai solo per nuotare; 
la seconda chiede 
se ha una direzione 
quel tuo passo un po' distratto 
che attraversa il mio rione, 
il tuo modo sbrigativo 
di affrontare la questione. 

La prima segue il ritmo 
dei tuoi movimenti, 
che dicon con chiarezza 
se sei sincera o menti; 
la seconda ha il tempo 
della mia ragione 
e mi chiede se hai scambiato 
un tuo bisogno per passione 
e mi chiede se siam stati 
tu realista, ed io coglione. 

Ci sono due buone ragioni 
per cui ti dovrei lasciare, 
le metto qua sul tavolo 
se le vorrai aprire; 
ci sono due buone ragioni 
per cui mi dovrai tradire, 
ma tu dammene di altre 
se credi sia in errore, 
ma non dir che sei offesa 
che non le vuoi sapere, 
ci sono due buone ragioni 
che tu non vuoi vedere, 
ci sono almeno due buone ragioni 
che tu, non mi vuoi dire. 

La prima dice: amore 
nulla và sprecato, 
nemmeno il tuo cercarmi 
oltre a ciò che hai già trovato: 
è chiaro siam diversi 
da quello che aspettiamo, 
ed è buffo questo dubbio 
che sappiamo e non diciamo; 
ed è buffo ed è normale 
dubitare, se ci amiamo. 

Io non rimpiango niente 
di quello che ho vissuto 
e mi fa tenerezza 
il pensiero del tuo vuoto: 
se capita che soffri 
per un nonnulla ancora, 
ricordati che un niente 
ci basta a consolare, 
ricordati che un niente 
non può, farci del male.