Tre di notte sono solo al parco di Trenno Sono I sintomi che sto perdendo il senno La dignità almeno quella la conservo Mentre il mondo va a puttane Come gli uomini al governo Al semaforo lampeggia l'arancione Come I miei sbalzi d'umore Gioie e dolore a tempo alterno Se questo è il paradiso portami all'inferno Ormai ho il cuore freddo come questo inverno Eh sì, io sono uno come tanti E come tanti punto ad essere qualcuno Giusto per non essere uno di quei tanti Giusto per dire io non sono come gli altri E nella vita due cosa sono importanti Uno, I contanti Due, I contanti Con quello trovi amore, amici e tutti I contatti Io non lo trovo giusto ma è la realtà dei fatti Il mondo non mi appartiene Spezza quelle catene Il mondo non mi appartiene Ma almeno tu mi vuoi bene Il mondo non mi appartiene Spezza quelle catene C'è chi lo chiama processo di maturazione Ma è la speranza Che dà spazio alla rassegnazione Solo sopra una panchina La notte scende la paranoia sale è sistematico E per ogni macchina che passa Tengo la voce più bassa Per non sembrare psicopatico E la mia donna sa quanto sono problematico Ma questa notte sono solo fumo Dalla bocca brina sulla giacca Questa notte è fredda Ma le mani tremano per rabbia Non esiste bene o male Giusto e lo sbagliato è diventato Quello che conviene o non conviene fare Questa notte prende a male Come sotto un box il cellulare In mezzo a questa merda c'è più di un uomo in mare Mi alzo faccio una passeggiata Mentre penso a lei che mi perdona Ogni singola stronzata Guardo quella strada a tratti illuminata Ma ormai si è fatto tardi È ora di tornare a casa Il mondo non mi appartiene Spezza quelle catene Il mondo non mi appartiene Ma almeno tu mi vuoi bene Il mondo non mi appartiene Spezza quelle catene C'è chi lo chiama processo di maturazione Ma è la speranza Che dà spazio alla rassegnazione