C'era una volta un piccolo naviglio. C'era una volta un piccolo naviglio che non poteva navigar, era lontano dalla riva un miglio, vedeva il porto e non poteva più approdar. Eppure a posto avea tutti gli attrezzi compreso chiglia ed il timon, ma dagli e pesta non trovavan mezzi per far marciare quel balordo carcasson. E dopo una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette settimane, nessun riusci a capir perchè senza più esitar si rimise a navigar. Le bianche vele, fiocchi e pappafichi sciolsero tosto i marinar e il capitano dai mustacchi antichi salì sul ponte, la sua nave a comandar. Quando il nostromo racconta questa leggenda del mar, tutti in silenzio stanno ad ascoltar senza nemmeno fiatar. Tremando, brilla lucente l'occhio cercando laggiù, dove nel nulla si perde il mar blu, un sogno che non torna più. C'era una volta un piccolo naviglio che non poteva navigar era lontano dalla riva un miglio, vedeva il porto e non poteva più approdar. Eppure a posto avea tutti gli attrezzi compreso chiglia ed il timon, ma dagli e pesta non trovavan mezzi per far marciare quel balordo carcasson. E dopo una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette settimane, nessun riusci a capir perchè senza più esitar si rimise a navigar. Le bianche vele, fiocchi e pappafichi sciolsero tosto i marinar e il capitano dai mustacchi antichi salì sul ponte, la sua nave a comandar.