Enzo Jannacci

Quella cosa in lombardia

Enzo Jannacci


Sia ben chiaro che non penso alla casetta 
due locali più i servizi, tante rate, pochi vizi, 
che verrà quando verrà... 
penso invece a questo nostro pomeriggio di domenica, 
di famiglie cadenti come foglie... 
di figlie senza voglie, di voglie senza sbagli; 
di millecento ferme sulla via con i vetri aoppannati 
di bugie e di fiati, lungo i fossati della periferia... 
Caro, dove si andrà, diciamo così, a fare all'amore? 
Non ho detto "andiamo a passeggiare" 
e neppure "a scambiarci qualche bacio... 
Caro, dove si andrà, diciamo così, a fare all'amore? 
Dico proprio quella cosa che sai, 
e che a te piace, credo, quanto a me!" 
Vanno a coppie, i nostri simili, quest'oggi 
per le scale, nell'odore di penosio alberghi a ore... 
anche ciò si chiama "amore"; 
certo, è amore quella fretta tutta fibbie, lacci e brividi 
nella nebbia gelata, sull'erbetta; 
un occhio alla lambretta, l'orecchi a quei rintocchi 
che suonano dal borgo la novena; e una radio lontana 
dà alle nostre due vite i risultati delle ultime partite... 
Caro, dove si andrà, diciamo così, a fare all'amore? 
Non ho detto "andiamo a passeggiare" 
e neppure "a scambiarci qualche bacio... 
Caro, dove si andrà, diciamo così, a fare all'amore? 
Dico proprio quella cosa che sai, 
e che a te piace, credo, quanto a me!"