Cristiano de André

Non È Una Favola

Cristiano de André


Lei ha gli occhi del colore dell’asfalto
E non conosce il verbo rallentare
Lei è una carreggiata senza più guardrail
Capace a costruirsi un ponte sopra il mare
E con un braccio alzato verso il cielo dice: “ciao”
E mentre veste il bianco e pensa il nero dice: “ciao”

Lei ha un corpo verticale e orizzontale
Un miliardo e dieci uscite e ha più di tre tv
E ha firmato un contratto col passato
Con su scritto: “io non me ne andrò mai più!”
E a volte scambia il giorno con la sera ma dice: “ciao”
È cento volte il sogno prima dell’aurora dice: “ciao”

Non è una favola
E la sua america è una bambola

Ma adesso non chiedete me di più
Davanti tutta la platea.
Se nel suo palazzo del mistero
Ha una collezione di bigiotteria

Lei come una strada che attraversa praterie
Che mentre viaggia taglia il vento
E poi ci prende nelle vie
Lei insieme alla sua spada
Ci rimane sempre accanto
Con un piede sulla luna
E una mano sopra il mondo
Lei indossa una bandiera
Che si è strappata ora
Che forse per qualcuno può sventolare
Ancora

Ma la sua america è una nuvola
E con in tasca solo due monete dico: “ciao”
E con un ciondolo che cura le ferite io dico: “ciao”

Non è una favola
È una bambola
È una nuvola
Non è una favola