(La Furia) Balordi vittime vili pappa e puttane forse è autobiografia che il simbolo della mia crew sia un cane io non ho fama ho fame vivo al teatro della misera - frà da cui un re infame stupra il reame qualcuno - non ha fiducia e rifiuta ciò di cui parlo fanculo - Milano brucia frà la strada mi chiede di farlo per chi è nullatenente nullafacente e questo mondo non dà nulla per niente un dente per dente chi nasce perdente ha un fuoco nelle viscere e vincere per sempre spinto dal lato sinistro anche se oggi il diavolo è malvisto è meglio ammazzare in nome di Cristo si vuoi chiedere ai miei frà chi crede al Dogo Club o al sistema piaga alla schiena della mia città non credo in Dio e nella sua santità tu abbi fede io non credo nemmeno alla verità (Guè) Trasmetto dal cosiddetto primo mondo solo di nome,ora affermo questo secondo lo sfondo non vuole cambiare io voglio farlo con le mie mani e i cowboys perdono con gli indiani e poi stravolgere il business della musica e i suoi piani come è stravolto il vero sui quotidiani chi non ha nulla da dire sta zitto,col cervello in affitto da chi uccide la cultura e intanto trae profitto sarò lo sveglio tra i dormienti l'opinione tra gli indifferenti la I maiuscola di indipendenti il cash agli indigenti il ferro vuoto in mano ai tuoi agenti programma i missili, ho versi più intelligenti la rivolta dei 4 elementi sorseggio drink roventi fraseggio e aspetto il peggio in tasca ho solo 2 da venti ragione muore,tu gonfi il tuo capitale io resto al suo capezzale, è tutto dalla G capitale