Il tempo ci sembra una cosa lontana come la provincia americana nei film in tv visti a notte tarda, una violenza gentile che non ci riguarda, e invece è vicino e ci vive addosso, ci ruba la vita a ogni semaforo rosso, ad ogni attimo di esitazione in cui perdiamo la sua direzione, in cui lasciamo che sia lui a inventare le storie che poi dovremo interpretare a tempo di rumba, di cha cha cha, a tempo di tempo che se ne va e così sia benedetto il tempo perso che ho perduto a inseguire te mia misteriosa vita capricciosa, ormai persa a metà... Il tempo è uno strano compagno di gioco, si diverte a vincere mettendoci a fuoco in un'istantanea che non è mai perfetta, è un cattivo fotografo che ha troppa fretta, il tempo ci scrittura come un impresario noi lavoriamo gratis nel suo calendario e con un contratto ci farà pagare le poche cose che riusciamo a rubare, i baci rubati dietro le colonne o nel tempo perso di una notte insonne, di un abbandono, di una fantasia, di un'emozione vissuta senza anestesia. e così sia benedetto il tempo perso che sopravvive disperso ma in orgogliosa, santa povertà con la sua sposa libertà... Il tempo futuro ci dà senza fiato dieci a uno: "cavallo addormentato"; il tempo passato non ci dà più niente solo qualche ricordo che spaventa la gente, il tempo presente non si conosce, perde tempo a difendersi dalle angosce, si rifà vivo, molto invecchiato, solo quando sarà tempo passato. E' così è il tempo perso l'universo che ci capisce di più perché lui non ha fretta, benedetta sia, la sua ingenuità!