quando anch'io l'ho avuta quell'età in cui si pensa di poter cambiare il mondo sarei passato pure dentro l'anima perché domani avesse un cielo più profondo e un figlio ama sempre un padre ma lo fa mentre lo giudica e quasi mai perdona finché gli scopre il segno dì una lacrima e per la prima volta vede una persona e dentro un po' di un altro uomo la mia strada ancora corre e va ma mai lontano quanto l'immaginazione e se non ho volato come un'aquila provo ad alzarmi ancora come un aquilone per andar via e senza andare via ma ti giuro che io sarò qualcuno e griderò al futuro il vento che c'è in me com'è vero che c'è più tra zero e uno che non tra uno e cento e uno è quello che cammina sulla luna sa rovesciare un trono regala la fortuna fa ammutolire il tuono sa essere un grand'uomo figlio mio la vita è questa qua è più una lotta che una danza in cui girare ma non fermarti mai perché la musica non è mai un'isola la musica è il mare che fa andar via e che fa stare via ma ti giuro che io sarò qualcuno e griderò al futuro il vento che c'è in me com'è vero che c'è più tra zero e uno che non tra uno e cento e uno è quello che ai carri chiude il passo fa stramazzare il fiato la morte porta a spasso e io chi sono stato per essere un grand'uomo la fantasia è dove non c'è l'ipocrisia della realtà e quel che dai di te mai niente te lo porterà più via la poesia è come un'idea non cerca verità la crea e se non credi sempre in me fa' che io creda sempre in te e ti giuro che tu sarai qualcuno e griderai al futuro il vento che c'è in te com'è vero che c'è più tra zero e uno che non tra uno e cento e uno è quello che sa vendersi la pelle fa impallidire il fato s'illumina di stelle e se io non sono stato allora cerca tu di essere un grand'uomo