Capitolo Sei

Frutti per Kagua

Capitolo Sei


Ho aspettato sette lune
per tentare la magia.
Ho raccolto questi frutti
ed il sole è andato via.
Son frutti sacri che nel mio giardino coltivo
e nutro per far volare, tra spazi oscuri,
però, pieni di vera luce, la tua mente.

Salirai verso il cielo e parlare tu potrai,
con lo spirito più grande che il credo ci insegno.
Con occhi dolci lui, ti spiegherà
il perché di questa guerra.
Poi ti terrà per mano e ti darà
la forza di andare avanti.

Io sono pronto, voglio provare,
dimmi sciamano cosa devo fare.
Mi han detto che devo chiudere gli occhi,
dimmi sciamano cosa devo fare.
Guardami Kagua, guarda se vuoi,
non faccio niente che non puoi vedere.
Mangia i raccolti per te.

Kagua sii fiero, tra poco sarai
nei cieli alti e con lui parlerai.
Sono già in alto e non vedo più
le luci del campo rimaste laggiù.
Musica sento, mi porta con sé.
Sempre più calma intorno a me.
Corro tra mille colori.

Quando lui è apparso,
ero contro il sole.
Mi ha parlato senza,
senza dir parole.
Erano grandi gli occhi miei.
Fili d'aria azzurri e nubi colorate
erano il suo corpo.
Ed ali di farfalla ed altre cose che non so.
Dopo avermi aperto il cuore alla ragione
è svanito in cielo senza far rumore.
Sono solo senza lui.
Attraverso boschi di cascate bianche, sono scivolato.
Il campo è ancora sveglio, potrò spiegare a tutti che…
lo spirito mi ha detto che potrò morire,
ma sarà il mio corpo e non è importante.
L'anima serena a lui andrà.
Seguitemi fratelli, insieme cercheremo
di fermare l'onda dei nostri nemici.
Se non riusciremo sarà perché così vorrà.