Angelo Branduardi

Il Trionfo Di Bacco E Arianna

Angelo Branduardi


A. Branduardi / Dai 'Canti carnascialeschi' di 
Lorenzo De Medici detto Il Magnifico 

Quest'è Bacco e Arianna 
belli e l'un dell'altro ardenti: 
perchè ll tempo fugge e inganna, 
sempre insieme stan contenti. 
Queste ninfe e altre genti 
sono allegre tuttavia. 
Chi vuoi esser lleto, sia: 
di doman non c'è certezza. 
Questi lieti satiretti 
delle ninfe innamorati, 
per caverne e per boschetti 
han loro posto cento agguati; 
or, da Bacco riscaldati, 
ballan, saltan tuttavia. 
chi vuoi esser lieto, sia: 
di doman non c'è certezza. 
Queste ninfe anche hanno caro 
da lor essere ingannate; 
non può fare a amor riparo 
se non gente rozze e ingrate; 
ora, insieme mescolate, 
suonan, cantan tuttavia. 
Chi vuoi esser lieto, sia: 
di doman non c'è certezza. 
Mida vien dietro a costoro: 
ciò che tocca or diventa. 
E, che giova aver tesoro, 
s'altri poi non si contenta? 
Che dolcezza vuoi che senta 
chi ha sete tuttavia? 
Chi vuoi esser lieto, sia: 
di doman non c'è certezza. 
Donne e giovinetti amanti, 
viva Bacco e viva Amore! 
Ciascun suoni, balli e canti! 
Arde di dolcezza il core! 
Non fatica! Non dolore! 
Ciò c'ha a esser convien sia. 
Chi vuoi esser lieto, sia: 
di doman non c'è certezza. 
Quant'è bella giovinezza 
che si fugge tuttavia! 
Chi vuoi esser lieto, sia: 
di doman non c'è certezza.