Assalti Frontali

La Nostalgia E La Memoria

Assalti Frontali


Talvolta 
vorrei ripercorrere 
le strade del mio quartiere 
e ritrovare vorrei 
quella generazione 
che si formò 
sul testamento di Julius Fucik 
colui che sotto la forca 
scrisse a noi per noi 

la generazione 
che correva compatta 
da papà Cervi a consolarlo 
a consolarsi 

quella generazione 
che disarmata 
raccolse la bandiera della Resistenza 
prima che la borghesia 
l'agitasse oscena 

vorrei ritrovarmi 
con gli operai perseguitati 
da Scelba e da Valletta 
quelli dell'Officina Stella Rossa 
i licenziati che seppero tenere 
e ricordare qui vorrei 
gli anni Cinquanta 
tutti uno per uno 
giorno dopo giorno 

ricordare gli affanni 
ricordare la fame 
ricordare il freddo 
il carbone 
comprato a cinque chili per volta 
e il baracchino con la pasta scotta 
e null'altro 

poi gli scontri 
luglio '60 
e gli struggenti ragazzotti 
di piazza Statuto 
col selciato tra le mani 

ripercorrere vorrei 
tutta via Cuneo 
attraversare la Stura, la Dora 
e tutto il quartiere mio 
guardare vorrei 
per una volta ancora 
la vecchia casa 
col cesso sul ballatoio 
ritrovare per un attimo solo 
i vent'anni miei 
colui che per primo 
mi chiamò terrone 
e m'insegnò poi 
che fare il crumiro 
era il crimine più grande 

in ultimo vorrei chinarmi 
assorto 
sull'elenco angoscioso 
di chi non c'è più 
e nascondermi vorrei 
in via Chiusella 
la più brutta delle strade 
del quartiere mio 

ricordare anche l'addio 
violento, feroce, l'ira 

ma pure 
ritrovare le radici 
in questo quartiere 
piatto come l'anima 
vasto come l'orgoglio 
amato e vissuto 
da quella generazione 
la più infelice 
la più dura 
la più cara