Crollano i muri si sposano le piante ma quello che non cambia è la faccia del mare. Crespe velate, uniformi d'altezza, anche se le uniformi galleggiano ancora. Non si rompe il veleno, ma si allude al pensiero, che non prendo mai posto che rimane nascosto. Ti mostro i miei nodi trovo un buco davanti e non riesci a tirare i tuoi dati sul tappeto. Crollano i muri si accoppiano i pianeti, ma la farsa si vive come cade la pioggia. Gli avvoltoi grigi deformano il mondo, odio il loro rumore, odio il loro girotondo.