Ape

Il Monologo Del Rap

Ape


Ho gli occhi stanchi 
Nemmeno metto a fuoco chi ho davanti 
Insceno il solito vecchio monologo per sfogarmi 
Ho gia' smesso anchio di preoccuparmi 
Ho l'esperienza degli anni trascorsi 
Come potrei mai dimenticarmi 
Inizia frequentando le posse 
A colpirmi furon gli ideali i presupposti 
La voglia di avere risposte poi forse 
Qualcosa si perse per strada 
Il primo cash diede in testa ai capifila 
Presi un'altra strada 
Scelsi un manipolo di bboys sparsi per l'italia 
Gli diei il compito di spingere piu' in la la soglia 
Di conoscenza e attenzione del pubblico 
Ed e' a quegli anni che si deve la stampa di qualche classico 
Profili bassi originali trasmissioni del ritmo 
Guerrieri sclti pieni d'odio con il sangue misto 
Liricisti da notte fonda e fuoco nei parchetti 
Immersi nel caos dei tanti troppi progetti 
Furon le invidie a dare voce ai primi dissapori 
Capii da subito che avrei passato tempi duri 
Si fece clima di tensione dì insoddisfazione 
Con l'ossessione di chattare e dare un opinione 
Tutti spavaldi di fronte allo schermo 
Prendon di mira l'artista di turno 
E ci passano il giorno intero a interrogarsi 
Su chi e' fake e chi e' vero 
Idolatrando un altro rapper straniero 
Che si atteggia da duro 
Vivo il presente confidando in qualche nuova promessa 
Tra facce nuove e vecchie glorie ancora nella mischia 
Subisco il fascino dei club e dei locali fashion 
Mi fan comodo per arrivare a un pubblico piu' ampio 
Ora che vedo riformarsi un nuovo esercito 
Non tutte le facce sembrano adatte 
Ma sara' il tempo a deciderlo 
Gia' c'intravedo un ipotetico 
Motivo di scontro per come spartirsi ogni merito 
Resto a guardare senza aspettative precise 
Funziona a cicli e la durata e' in base alle pretese 
Non ho il timore di crollare poi ricominciare 
Mi so adattare trasformare ho in mente di restare